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Disegno di Legge per l’istituzione di un Agenzia per l’Energia della Sardegna

Disegno di Legge per l'istituzione di un Agenzia per l'Energia della Sardegna: gli emendamenti proposti dall'OIC

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L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari presente alla seduta della quinta  commissione del Consiglio Regionale della Sardegna ha esposto le sue osservazioni in merito al provvedimento che istituisce un Agenzia per l’Energia della Sardegna.

“ Abbiamo colto con favore la volontà della Regione di istituire un Agenzia per l’energia della Sardegna” ha affermato L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari attraverso una nota stampa pubblicata sul proprio sito web “con l’auspicio che serva a riunire in un unico organismo le competenze in materia di energia ora distribuite tra tre assessorati regionali, con tutte le inefficienze che uno schema di questo tipo si porta dietro; crediamo importante, dunque, che la sua istituzione sia accompagnata da un concreto trasferimento di poteri, che consenta all’Agenzia di mettere in atto le politiche regionali in materia di energia ed efficientamento energetico, in tal senso abbiamo chiesto una diversa formulazione dell’art.1 del provvedimento in discussione”.

“Tra le finalità di cui all’art.2” continuano nella loro dichiarazione L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari “riteniamo sia importante prevedere l’adeguamento della vigente normativa alle politiche energetiche della Sardegna e la creazione di un database regionale con la raccolta dei dati energetici significativi sui consumi, sulla produzione, sugli interventi di risparmio energetico, assicurando la disponibilità e il pubblico accesso ai dati”.

“ Ma l’aspetto che a nostro giudizio” concludono gli ingegneri cagliaritani “ è quello più significativo, decisivo per garantire efficacia alla sua azione, è quello di vincolare l’Agenzia per l’Energia della Sardegna a tener conto, nella programmazione delle attività e nell’aggiornamento del PEARS (piano energetico ambientale regionale sardo) delle indicazioni che arrivano dagli operatori economici, professionisti e imprese, dagli utenti, dalle istituzioni, dalla scuola e dalle parti sociali. In tal senso, le modifiche che chiediamo prevedono che la conferenza annuale per l’Energia, prevista all’art. 4, sia aperta ai soggetti che operano sul territorio, operatori economici, utenti e cittadini, i quali partecipano alla redazione del documento che chiude i lavori, documento di indirizzo di cui l’Agenzia deve tener conto come previsto all’art.3 comma 1, lettera c)”.

 

Questa per gli ingegneri isolani deve essere la vera chiave di volta: istituire una Agenzia per l’Energia della Sardegna aperta al territorio, che sappia cogliere le esigenze, che possa in questo modo elaborare politiche energetiche e strategie d’azione attuabili perché riconosciute e fatte proprie da chi il territorio lo vive, supportate dalla trasparenza dei dati, svincolate in questo modo da condizionamenti politici che mal si sposano, spesso, con scelte che necessariamente devono essere di lungo termine.

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