Ambiente

Eolico onshore vs offshore: analisi tecnica, rendimento e sfide infrastrutturali della produzione energetica del futuro

Un viaggio nel mondo dell’energia eolica, dall’origine storica alla transizione tecnologica, confrontando efficienza, costi e impatti ambientali tra onshore e offshore.

Eolico onshore vs offshore: analisi tecnica, rendimento e sfide infrastrutturali della produzione energetica del futuro
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Nel contesto della crescente urgenza di una transizione energetica sostenibile, l’energia eolica si impone come una delle soluzioni più promettenti per ridurre le emissioni e garantire una produzione elettrica pulita e rinnovabile. Con l’evoluzione delle tecnologie e il mutare delle esigenze territoriali, il dibattito tra eolico onshore e eolico offshore è diventato centrale nelle agende di governi, imprese e ricercatori. Se da un lato le turbine posizionate sulla terraferma offrono costi contenuti e maggiore accessibilità, dall’altro gli impianti marini permettono di sfruttare venti più forti e costanti, assicurando una produzione più efficiente.

  1. Vantaggi dell’eolico offshore
  2. Svantaggi dell’eolico offshore
  3. Vantaggi dell’eolico onshore
  4. Svantaggi dell’eolico onshore
  5. Quale scegliere?
  6. Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Un viaggio nel mondo dell’energia eolica, dall’origine storica alla transizione tecnologica, confrontando efficienza, costi e impatti ambientali tra onshore e offshore.

Indipendentemente dal luogo di installazione, le turbine eoliche captano l’energia cinetica del vento per convertirla in elettricità. La prima turbina fu realizzata alla fine dell’Ottocento; inizialmente fu l’eolico onshore a dominare il settore, ma oggi, grazie ai progressi tecnologici, è l’offshore a crescere prepotentemente.

Vantaggi dell’eolico offshore

L’offshore si distingue per la maggiore efficienza: i venti marini più forti e costanti richiedono meno turbine per la stessa produzione rispetto all’onshore. L’assenza di impatto visivo diretto con attività quali agricoltura o pastorizia riduce i conflitti con le comunità costiere. Paradossalmente, le strutture marine possono favorire l’ecosistema: studi condotti dal Marine Institute e dalla Plymouth University indicano che le turbine possono fungere da rifugi per la fauna e creare habitat artificiali. Inoltre, l’assenza di ostacoli naturali permette installazioni su scala maggiore, aumentando la produzione in modo sostenibile.

Svantaggi dell’eolico offshore

I costi infrastrutturali – dalla connessione sottomarina alla manutenzione – rendono l’offshore sensibilmente più costoso rispetto all’onshore. In più, l’accessibilità limitata espone a tempi più lunghi per interventi tecnici e riparazioni, aumentando i costi operativi. Recenti studi comunicano rischi potenziali: le protezioni anti-corrosione rilasciano metalli tossici nell’acqua marina, con possibili implicazioni su ecosistemi e salute. Ricerche scientifiche segnalano inoltre impatti acustici sottomarini generati dalla turbolenza delle pale, che possono disturbare mammiferi marini. Il rapporto di Ørsted ha inoltre evidenziato un aumento del 50% dei costi dal 2020, mettendo a rischio la sostenibilità economica del settore senza politiche stabili.

Vantaggi dell’eolico onshore

L’onshore è meno costoso da realizzare e gestire, richiede infrastrutture semplici e tempi di installazione rapidi – ben più veloci rispetto a centrali nucleari o impianti solari su larga scala. L’energia prodotta può essere consumata direttamente dalle comunità locali, migliorando l’autonomia energetica regionale. Le emissioni legate al trasporto e montaggio sono inferiori rispetto ai combustibili fossili. La vicinanza tra impianto e consumatore riduce inoltre le perdite lungo la rete di distribuzione.

Svantaggi dell’eolico onshore

L’efficienza è spesso compromessa da rilievi geograficamente discontinui: colline, edifici e montagne possono indebolire i venti utili. Le turbine, tarate per specifiche velocità, perdono resa quando il vento è imprevedibile. L’opinione pubblica solleva obiezioni legate al rumore, all’impatto visivo e ai rischi per la fauna volatile.

Quale scegliere?

La tendenza emergente è chiara: l’offshore è già competitivo per energia su larga scala, ma per diventare sostenibile serve una forte infrastruttura portuale e regolamentazioni stabili – come dimostrato dalle richieste di Ørsted per contratti fissi e capacità annue programmate tra 2031 e 2040. L’onshore, d’altro canto, rimane la scelta più vantaggiosa per le realtà locali e a costi contenuti.

I progressi tecnologici, come l’utilizzo di turbine resistenti alla salinità e agli stress marini, riducono le barriere all’adozione offshore. Tuttavia, per un futuro equilibrato, la scelta tra onshore e offshore deve essere valutata caso per caso, considerando fattori geografici, ambientali, energetici, logistici e sociali. La crescita globale dell’energia eolica dipenderà da questa sinergia tra tecnologie, politiche pubbliche e investimenti.

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