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Giorgio Squinzi: puntare su edilizia e sgravi ad assunzioni

Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi chiede di puntare su edilizia e su sgravi alle assunzioni

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”Che il Pil sia aumentato dello 0,2% è positivo. Ma avremmo bisogno di numeri decisamente migliori e di un progressivo e forte impegno verso l’edilizia e su sgravi alle assunzioni. Tanto più che questo 0,2 è dovuto essenzialmente al basso prezzo del petrolio, alla svalutazione dell’euro e all’iniezione di liquidità della Bce”. Ad affermarlo è lo stesso presidente di Confindustria Giorgio Squinzi in una recentissima intervista pubblicata sulle pagine del Corriere delle Sera.

“Partirei dalla riforma della pubblica amministrazione”ha affermato Giorgio Squinzi ”bisogna semplificare drasticamente le procedure per fare impresa. I tempi per le autorizzazioni sono allucinanti. Poi ci vogliono relazioni industriali moderne, che accompagnino le riforme del lavoro. Servono interventi di politica industriale in alcuni settori”

“ Prendiamo come esempio l’edilizia” ha continuato la sue requisitoria Giorgio Squinzi “Dal 2007 a oggi si sono persi circa 900 mila posti di lavoro e i volumi di produzione si sono più che dimezzati. Ci vorrebbe un intervento a tutto campo, dall’edilizia abitativa alle grandi infrastrutture. Questo è un comparto ad altissima intensità di manodopera e rivolto al mercato interno. Si possono fare interventi in molti campi: risparmio energetico, dissesto idrogeologico, post e pre-sismica”

Una situazione, quella descritta dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi che fotografa una situazione che non sembra migliorare, una situazione in cui l’occupazione non aumenta a causa di una mancanza ormai cronica di domanda.

“Tutto ciò che va a favore delle imprese va a favore del Paese” afferma Giorgio Squinzi ”la ricchezza per distribuirla bisogna prima crearla. Per questo le riforme sono decisive”.

 

Inoltre perché si abbia un miglioramento, la decontribuzione sulle assunzione a tempo indeterminato, concessa per il 2015, per Giorgio Squinzi deve diventare strutturale “utilizzare al massimo il contratto di lavoro a tempo indeterminato è per noi è una priorità anche nella contrattazione”.

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